Il 15 e 16 Maggio 2011 si rinnovano i consigli comunali ed i Sindaci di tantissime città italiane. Sono 1310 i comuni italiani che andranno al voto nelle elezioni amministrative del 2011, e tra questi, 11 le città che vantano una popolazione superiore a 100.00 abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara.
Anche le elezioni "sbarcano" sul mio blog perché, neanche a dirlo con una frase ben fatta e di effetto, anche la campagna elettorale è un'attività antropica con notevoli effetti inquinanti.
Furgoni con cartelloni pubblicitari che viaggiano continuamente in città per farsi campagna elettorale contribuendo a congestionare il traffico, migliaia di volantini abbandonati in strada: sono solo alcuni degli effetti a danno dell'ambiente della campagna elettorale. A ciò si aggiunge un incremento degli spostamenti in automobile per seguire comizi, presenziare tavole rotonde, affissioni selvagge, inquinamento acustico provocato da megafoni ed altoparlanti.
Per non parlare del fatto che nei programmi elettorali la sostenibilità ambientale sembra ancora un tabù e non rientra affatto tra le priorità.
Ed una volta eletti? Una volta eletti, seppur abbiano fatto durante la campagna elettorale il minimo cenno alle esigenze dell'ambiente, i nostri politici, dimenticano del tutto.
Secondo una recente ricerca di AzzeroCo2 solo in auto blu e voli di Stato, la classe politica italiana consuma la stessa quantità di energia che serve per i consumi di due terzi della Valle d’Aosta. Singolarmente, la testata francese Terra Eco ha classificato Obama il presidente degli Stati Uniti, come il politico che inquina di più: questo a causa dei suoi numerosi viaggi in aereo, per una produzione totale di 20.000 tonnellate di Co2.
In un articolo apparso su Panorama nell'ottobre 2008, che pubblica in esclusiva uno studio sulle professioni ed i mestieri più inquinanti, il politico è in cima alla classifica per le notevoli emissioni di anidride carbonica anche se non mancano alcune eccezioni.
C’è chi, come Paolo Cirino Pomicino, per amore dell’ambiente si è ridotto al lumicino. Deputato di lungo corso fin dai tempi della Prima repubblica e per anni europarlamentare a Strasburgo, fa subito ammissione di colpa: “Chi svolge attività politica, manageriale o commerciale, per forza di cose, produce più emissioni di anidride carbonica perché viaggia moltissimo. Io, per esempio, ho fatto tutta la vita avanti e indietro fra Roma e Napoli in auto”. Ma, tiene a precisare, i conti li pareggia in casa: “Ho una compagna molto più giovane di me, Lucia, che è sensibilissima sul tema. Usa gli elettrodomestici con parsimonia e l’elettricità con il contagocce. Al punto che mi sono autoregalato una pila elettrica per girare in casa” racconta Pomicino un po’ divertito.
Anche più spartana la sua collega Emma Bonino, che negli anni ha percorso più chilometri in cielo che in terra, essendo stata parlamentare a Roma e a Strasburgo, commissario europeo a Bruxelles, due volte ministro e ora senatore. “Avendo una casa con le mura spesse 50 centimetri, non accendo quasi mai il riscaldamento” racconta Bonino. “Da anni ho messo i doppi vetri e uso solo lampadine a basso consumo”.
E' evidente che anche la classe politica ha bisogno di essere condotta sulla retta via della sostenibilità: soprattutto mi chiedo, perché essa non venga considerata come elemento di appeal della propria campagna elettorale, come innovativa strategia per condividere con i propri elettori le sorti dell'ambiente e delle sue eccellenze.
DECALOGO PER UNA CAMPAGNA ELETTORALE AD IMPATTO ZERO
1) privilegiare i volantini on demand scaricabili e stampabili direttamente dagli elettori;
2) raggiungere comizi e tavole rotonde con i mezzi pubblici;
3) limitare l'uso dei furgoncini pubblicitari;
4) limitare l'uso di megafoni ed altoparlanti;
5) utilizzare carta riciclata e inchiostri non tossici per i volantini ed i manifesti;
6) limitare l'uso di fari, lampioni per illuminare i comizi all'aperto ed usare fonti rinnovabili;
7) non favorire le affissioni abusive di manifesti;
8) se i comizi prevedono anche banchetti, cene e buffet privilegiare prodotti locali e ricette locali;
9) durante le tavole rotonde utilizzare acqua potabile del rubinetto invece dell'acqua minerale;
10) privilegiare spostamenti pedonali o in bicicletta nel centro storico. Se proprio non si può fare a meno dell'automobile, usare auto elettriche.
DARE PER PRIMI L'ESEMPIO: COMPORTAMENTI ECO VIRTUOSI SONO POSSIBILI ANCHE NELLE PICCOLE COSE QUOTIDIANE!
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